Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Sistema Archivistico Nazionale
 
 IL PATRIMONIO ARCHIVISTICO - SCHEDA visualizza XML
 
 
Area dell'identificazione
livello
fondo
codice identificativo
IT-ASBO-00007355
 
denominazione
DE BOSDARI
 
estremi cronologici
1125 - sec. XX
 
consistenza
7 volumi
165 registri
663 buste
3 filze
4 fascicoli
87 mappe
 
storia istituzionale/amministrativa, nota biografica
"La tradizione che questa famiglia sia originaria dell'Albania si basa sul fatto, asserito da un biografo di
Giorgio Scandeberg, che nel 1450 un Bosdari partecipò alla difesa di Croia contro i turchi. Dai documenti è
comprovato che Michele Bosdari, mercante, al principio del sec. XVII, dalla Serbia, ove la famiglia era nota
sin dal 1514, si trasferì a Ragusa, e che suo figlio Biagio, il 5 novembre 1666 fu ammesso al maggior
Consiglio di quella repubblica, e per conseguenza al patriziato della medesima. Francesco, altro figlio di
Michele, portò invece nel 1667 la sua dimora ad Ancona, e ivi sposò una Bompiani, nobile di quella città,
fondando in tal guisa il ramo anconetano, che tuttora fiorisce e dal quale si staccò poi il ramo bolognese.
Girolamo di Francesco il 15 luglio 1726 fu aggregato al ceto patrizio di Ancona, e suo figlio Francesco,
quantunque stabilito definitivamente fuori di Ragusa, venne nel 1739 iscritto nel Libro d'oro della repubblica
ragusina con diritto di rivestirvi anche la carica di doge. Infine un diploma imperiale del 4 luglio 1753 creò i
Bosdari di Ancona nobili del S. R. I. e li autorizzò a preporre al proprio cognome la particella "De",
autorizzazione recentemente rinnovata alla diramazione bolognese con D. R. 16 aprile 1905.
Dal suddetto Francesco nacque Girolamo, gonfaloniere d'Ancona proditoriamente ucciso durante i moti del
1832, e da Girolamo Annibale, il cui figlio Girolamo, n. 1841, s'ammogliò nel 1865 con la contessa Eleonora
Agucchi Legnani, ultima della casa senatoria bolognese, e fissò la sua residenza a Bologna. A favore dei
loro discendenti maschi primogeniti un D. R. in data 10 marzo 1895 rinnovò il titolo comitale degli Agucchi
Legnani, che venne così ad aggiungersi alle nobiltà del S. R. I. e d'Ancona nello stesso anno riconosciute
alla famiglia tanto per i maschi quanto per le femmine. L'attuale investito del titolo è il conte Alessandro, cav.
d'o. e dell'ord. di Malta, esimio diplomatico, che fu il primo governatore di Rodi e del Dodecaneso, e che
ultimamente rappresentò l'Italia a Sofia, ad Atene, a Rio de Janerio e a Berlino. Il secondogenito Filippo,
valente cultore degli studi storici, ricopre in patria importanti uffici pubblici. Sono le loro sorelle Elisa ved.
Manciforte Sperelli Serafini, Maria in Bandini e Antonietta in Pallotta. Sono figli di Filippo: Gabriella in Nicolis
di Robilant, e Girolamo" (da Enciclopedia Storico Nobiliare Italiana, Milano 1929, vol. II, pp. 152-153).
 
Area delle informazioni sul contesto di provenienza
soggetto produttore: famiglia
Famiglia De BosdariFamiglia AgucchiFamiglia VitaliFamiglia RattaFamiglia Dolfi
 
Area delle informazioni relative al contenuto e alla struttura
ambiti e contenuti
"Il fondo contiene anche documenti relativi alle famiglie Agucchi, Dolfi, Ratta e Vitali" (da Guida generale degli Archivi di Stato italiani, vol. I, Roma 1981, p. 638).
Le unità archivistiche sono ordinate secondo una numerazione di corda moderna che va dal n. 1 al n. 835; fanno parte dell'archivio De Bosdari anche 87 piante e mappe conteggiate a parte.
 
stato della documentazione
criteri di ordinamento
Riordinato
 
Area delle informazioni relative alle condizioni di accesso e utilizzazione
inventari presenti in sala di studio
numero 519, sezione VII
 
Area della compilazione
note sulla compilazione
Descrizione compilata sulla base del "Manuale per i rilevatori" del progetto "Anagrafe informatizzata degli archivi italiani" (Roma, 1994) e delle istruzioni dell'Archivio di Stato di Bologna per la rilevazione dei dati. Revisionata con riferimento alla seconda edizione di ISAD(G): "General International Standard Archival Description" (trad. it. pubblicata in «Rassegna degli Archivi di Stato», LXIII, 1, 2003)
 
funzionario responsabile
Carmela Binchi, Ingrid Germani, Diana Tura
 
operazioni effettuate
compilazione  Patrizia Luciani  1995-1998 
revisione  Antonella Campanini  2000 
ultima modifica  Diana Tura  30-08-2010 
 
 
 
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