Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Sistema Archivistico Nazionale
 
 IL PATRIMONIO ARCHIVISTICO - SCHEDA visualizza XML
 
 
Area dell'identificazione
livello
fondo
codice identificativo
IT-ASBO-00000259
 
denominazione
UFFICIO DEI MEMORIALI
 
estremi cronologici
1265 - 1452
 
consistenza
322 volumi
842 registri
67 buste
 
storia istituzionale/amministrativa, nota biografica
"Istituito per disposizioni statutarie comunali del 1265 allo scopo di dare certezza giuridica ai contratti privati e di impedirne le falsificazioni o la dispersione. Le suddette disposizioni prescrivevano che i contratti privati di ogni genere fatti in città e nel contado, di valore eccedente le venti lire bolognesi, nonché le emancipazioni e gli atti di ultima volontà e inoltre i verbali di consegna dei libri di alcuni ufficiali del comune ai loro successori, dovessero essere registrati ad opera di notai dipendenti dal comune in appositi libri, detti libri memorialium. La registrazione doveva avvenire lo stesso giorno in cui aveva luogo il contratto o il giorno successivo; in mancanza, l'atto doveva ritenersi cassum et nullius valoris. I notai addetti ai memoriali dovevano essere almeno quattro per semestre, quanti erano cioè i quartieri in cui era suddivisa la città; di fatto tale numero varia nel tempo, aumentando anche sino ad un massimo di venti. Ciascuno di essi scriveva semestralmente un liber memorialium che, alla fine del semestre, consegnava alla camera actorum. Altre disposizioni relative all'ufficio dei memoriali ricorrono via via nella legislazione successiva al 1265, lungo tutto l'arco del tempo in cui si protrasse la vita dell'istituto. A causa di irregolarità riscontrate nel suo funzionamento, anche riguardo alle riscossioni dovute, si provvide a porvi rimedio con l'istituzione dei provvisori, il cui compito era quello di esigere preventivamente la tassa per la successiva registrazione nei memoriali. Della denuncia dei contratti nonché dell'avvenuto pagamento, i predetti ufficiali prendevano nota in appositi registri detti anch'essi provisores, dando così vita a due nuove serie, una in pergamena l'altra in carta, che si affiancavano a quella dei memoriali iniziando dal 1333. Le norme regolanti il nuovo ordinamento sono contenute negli statuti comunali del 1335, che prescrivono, tra l'altro, la duplice redazione dei registri, in pergamena e in carta, così come i luoghi della città in cui i provvisori, in numero di tre per semestre, dovevano esercitare il loro ufficio, precisamente ad cambium, ad scharaniam, ad gabellam. Le serie dei provvisori durano sino al 1452, quando l'ufficio fu dal cardinale Bessarione, legato di Bologna, trasformato in quello del registro" (da Guida generale degli Archivi di Stato italiani, vol. I, Roma 1981, pp. 578-579).
 
Area delle informazioni sul contesto di provenienza
soggetto produttore: ente
Ufficio dei memoriali
 
modalità di acquisizione
Estinzione ente, ufficio di provenienza
 
Area delle informazioni relative al contenuto e alla struttura
ambiti e contenuti
"Dal 1265 alla fine del sec. XIV, essendo scarso e lacunoso il fondo notarile, i memoriali costituiscono l'unica serie organica" (da Guida generale degli Archivi di Stato italiani, vol. I, Roma 1981, p. 579).
A parte l'interesse che la documentazione dell'Ufficio dei memoriali riveste per le ricerche di storia istituzionale e di storia economica, si segnala come un fenomeno unico e di straordinaria importanza letteraria la presenza nei volumi di una nutrita serie di rime volgari, trascritte tra il 1279 e il 1325 dai notai dell'Ufficio: una corposa, per quanto eccentrica, tradizione manoscritta, in cui confluivano, accanto ai testi più "aristocratici" dello stilnovismo e di Dante, quelli più "umili" della letteratura popolare e giullaresca, della scuola siciliana, di quella siculo-toscana e della poesia bolognese di Guido Guinizelli.
 
stato della documentazione
criteri di ordinamento
Ordinato
 
Area delle informazioni relative alla documentazione collegata e complementare
riferimenti bibliografici
V. Franchini, L'istituto dei "memoriali" in Bologna nel secolo XIII, in "L'Archiginnasio", IX (1914), pp. 95-106

W. Cesarini-Sforza, Sull'ufficio bolognese dei "memoriali" (secc. XIII-XV), in "L'Archiginnasio", IX (1914), pp. 379-392

Chartularium studii bononiensis. Documenti per la storia di Bologna dalle origini fino al secolo XV, pubblicati per opera della Commissione per la storia dell'Università di Bologna, 15 voll., Bologna 1909-1988

G. Orlandelli, Il libro a Bologna dal 1300 al 1330. Documenti. Con uno studio sul contratto di scrittura nella dottrina notarile bolognese, Bologna 1959

G. Orlandelli, I memoriali bolognesi come fonte della storia dei tempi di Dante, in Dante e Bologna nei tempi di Dante, Bologna 1967, pp. 193-205

R. Ferrara, Ricerca storica e nuove tecnologie. I Memoriali del Comune di Bologna: ipotesi e prime prospettive del trattamento informatico di una fonte per la storia dello Studio, in "AMR", n.s., XXXIII (1982), pp. 169-183

G. Tamba, In margine all'edizione del XIV volume del "Chartularium studii bononiensis", in "AMR", n.s., XXXIII (1982), pp. 151-168

L'archivio dell'ufficio dei memoriali. Inventario, a cura di L. Continelli, vol. I Memoriali, 1265-1436, Tomo I, 1265-1333, Bologna 1988

G. Marcon, Rime e ballate nei Memoriali, in L'Archivio di Stato di Bologna, a cura di I. Zanni Rosiello, Fiesole 1995, pp. 115-121

M. Giansante, Archivi e memoria poetica: le rime dei Memoriali bolognesi, in Storia archivi amministrazione. Atti delle giornate di studio in onore di Isabella Zanni Rosiello, Bologna 16-17 novembre 2000, a cura di C. Binchi-T. Di Zio, Roma 2004 (Pubblicazioni degli Archivi di Stato, Saggi, 81), pp. 296-305
 
Area delle informazioni relative alle condizioni di accesso e utilizzazione
inventari presenti in sala di studio
numero 45, sezione I
 
altri strumenti di ricerca
Indici coevi nella serie "Indici", regg. 8, relativi agli anni 1329-1429.
Repertori ed indici, n. 20: Indice cronologico dei notai dei memoriali, 1265-1436, reg. 1.
 
Area della compilazione
note sulla compilazione
Descrizione compilata sulla base del "Manuale per i rilevatori" del progetto "Anagrafe informatizzata degli archivi italiani" (Roma, 1994) e delle istruzioni dell'Archivio di Stato di Bologna per la rilevazione dei dati. Revisionata con riferimento alla seconda edizione di ISAD(G): "General International Standard Archival Description" (trad. it. pubblicata in «Rassegna degli Archivi di Stato», LXIII, 1, 2003)
 
funzionario responsabile
Carmela Binchi, Ingrid Germani, Diana Tura
 
operazioni effettuate
compilazione  Antonella Campanini  1995-1998 
revisione  Antonella Campanini  2000 
ultima modifica  administrator regesta.exe  25/06/2020 
 
 
 
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